I 4 modi definitivi per guadagnare con le criptovalute: guida da non perdere!
Quattro modi per guadagnare con le criptovalute: alla scoperta di Play, Move, Watch, e Create-to-Earn. Quale sarà il migliore?
Guadagnare criptovalute non è mai stato così semplice. Dopo il successo dilagante del Play-to-Earn, sono nate molte varianti X-to-Earn diverse. In un’era in cui tutto può essere monetizzato, ecco cosa devi sapere al riguardo.
Negli ultimi due anni, nel settore blockchain è nata una tendenza importante: l’X-to-Earn.
Questa tendenza ha portato alla nascita di un gran numero di piattaforme che, con o senza successo, consentono agli utenti di monetizzare una serie di attività usuali utilizzando dei premi on-chain.
Attualmente, i quattro X-to-Earn più famosi sono:
- Play-to-earn (P2E): per ricevere ricompense in base alle prestazioni nei giochi basati su blockchain;
- Watch-to-earn (W2E): gli utenti possono guadagnare sostanzialmente guardando dei video;
- Move-to-earn (M2E): incentivano la salute e il fitness attraverso ricompense basate sui propri sforzi fisici;
- Create-to-earn (C2E): consente agli utenti di creare e monetizzare contenuti sulla blockchain;
Vediamoli uno a uno!
Play-to-earn (P2E)
Come suggerisce il nome, i giochi play-to-earn consentono agli utenti di guadagnare ricompense sotto forma di criptovalute, di solito in proporzione ai loro risultati o prestazioni di gioco. Combinando elementi DeFi con nuove meccaniche di gioco, molti giochi play-to-earn sono stati in grado di ottenere un notevole successo lo scorso anno. Alcuni dei più grandi si sono assicurati una capitalizzazione di mercato superiore a $500 milioni al loro apice.
Consideriamo la crescita fulminea di Axie Infinity, un gioco di battaglia NFT che è diventato popolare grazie alle sue creature non fungibili simil-Pokémon note come Axies. Giocando e vincendo battaglie, gli utenti possono guadagnare ricompense sotto forma di Smooth Love Potions (SLP). Questi token possono essere utilizzati o scambiati con altre criptovalute, da qui il nome “play-to-earn”.
Watch-to-earn (W2E)
Probabilmente uno dei modelli X-to-Earn più intuitivi apparsi nell’ultimo anno è il watch-to-earn (W2E). Si tratta di un modello di business che consente agli utenti di guadagnare token digitali per guardare dei video.
Partiamo dal fatto che tre dei primi 10 siti Web al mondo vengono utilizzati per fornire contenuti video. A questo punto è chiaro che il modello W2E ha un enorme mercato di riferimento, che conta miliardi di potenziali utenti.
In questo momento, lo spazio watch-to-earn è dominato da un unico player importante: XCAD Network. La piattaforma consente ai creatori di contenuti di YouTube di creare i propri fan token ed NFT, aiutandoli a migliorare le proprie opzioni di monetizzazione e aumentare l’esposizione. La piattaforma consente agli utenti di guadagnare dei fan token nel momento in cui interagiscono con i contenuti dei propri creators preferiti.
XCAD Network è insolito tra i progetti X-to-Earn in quanto i premi che fornisce agli utenti sono direttamente correlati alla loro attività. Nel momento in cui scrivo, più di 70 creatori di contenuti si sono già impegnati a sostenere il progetto, con altri 50 ancora da annunciare. La piattaforma è già supportata da creators con oltre 260 milioni di abbonati combinati, fornendole un’enorme portata.
Move-to-Earn (M2E)
Una delle tendenze più acclamate di quest’anno è un nuovo sistema di ricompensa basato sul fitness noto come Move-to-Earn. Questo meccanismo – come avrai intuito – consente agli utenti di guadagnare premi basati su blockchain per l’esercizio fisico, incoraggiando uno stile di vita sano.
Sebbene il termine muoviti per guadagnare sia stato effettivamente coniato quasi un anno fa, la nicchia non è salita alla ribalta fino a marzo 2022, quando STEPN ha fatto il suo debutto. La piattaforma è esplosa sia in termini di valore che di statistiche sugli utenti attivi nelle settimane e nei mesi a venire, raggiungendo una capitalizzazione di mercato di oltre $2,4 miliardi di dollari in meno di due mesi.
Il modo in cui funziona è semplice. Per iniziare a guadagnare, gli utenti devono possedere una o più sneaker NFT, ognuna delle quali autorizza a guadagnare un importo specifico di Green Satoshi Token (GST) ogni giorno camminando, facendo jogging o correndo. Questi GST possono quindi essere utilizzati o venduti, da cui il termine “Move-to-Earn”.
Con 2,3 milioni di utenti attivi al mese al suo apice, STEPN è una delle applicazioni basate su blockchain più popolari di tutti i tempi. Il suo modello è stato pubblicamente criticato ed accusato di essere insostenibile. Alcuni ritengono che non possa continuare a pagare premi così alti di fronte a un mercato in forte calo. Solo il tempo smentirà o meno gli scettici.
Dato che STEPN è basato su Solana, che ha recentemente subito diversi arresti della rete – 5 solo nel 2022 finora – e attualmente ha un’elevata barriera all’ingresso a causa del costo delle scarpe da ginnastica NFT, la piattaforma ora deve affrontare la forte concorrenza dei nuovi rivali che puntano a superare alcuni dei suoi limiti e fornire un modello più accessibile e sostenibile.
Create-to-earn (C2E)
L’introduzione di mondi digitali e metaversi basati su blockchain ha portato all’elaborazione di nuove economie virtuali che danno agli utenti libero sfogo per creare e vendere i propri oggetti ed esperienze virtuali.
Il modello “crea per guadagnare” è diventato famoso per la prima volta grazie a Decentraland, un mondo virtuale fatto di appezzamenti di terreno di proprietà degli utenti, sui quali è possibile costruire qualsiasi cosa. Utilizzando lo strumento creazione di Decentraland, gli utenti possono appunto creare un’ampia varietà di risorse per la piattaforma, inclusi edifici, esperienze animate, dispositivi indossabili, opere d’arte e altro ancora. Questi asset possono essere regalati, venduti su mercati di terze parti o monetizzati direttamente nell’app in alcuni casi.
Con la recente esplosione di interesse che circonda il metaverso, piattaforme come The Sandbox, CEEK VR, High Street e altre hanno attirato molta attenzione tra i designer, i creatori di contenuti ed anche semplici appassionati, che si sono riversati su queste piattaforme per iniziare a progettare nuove esperienze virtuali. Poiché la proprietà dei contenuti è ampiamente considerata uno dei pilastri principali dell’era del Web3, non è irragionevole presumere che il modello “crea per guadagnare” diventerà sempre più importante nei prossimi anni, in particolare tra i principali marchi e piattaforme.
X-to-Earn: ecco cosa devi considerare
Come avrai notato, tutto ciò che può essere monetizzato utilizzando il modello X-to-Earn, probabilmente lo sarà ad un certo punto. In effetti, questo può già essere visto nella serie di progetti che stanno emergendo cercando di dare il via ad un’altra nicchia X-to-Earn, che si tratti di Sleep-to-Earn, Drive-to-Earn, Eat-to-Earn o qualcos’altro.
Mentre la stragrande maggioranza di questi probabilmente fallirà, alcuni continueranno a raggiungere un certo grado di successo. Sebbene sia spesso difficile determinare esattamente quali progetti raggiungeranno il successo, ci sono alcune cose che potresti prendere in considerazione prima di partecipare, aiutandoti a massimizzare le tue probabilità di scegliere un progetto vincitore.
Alcuni parametri da considerare includono:
- Sostenibilità: molti progetti X-to-Earn attirano gli utenti con ricompense elevate per uno sforzo apparentemente minimo. Sebbene questo possa essere interessante a breve termine, spesso porta a un’inflazione incontrollata dei token, esercitando una forte pressione al ribasso sul valore dello stesso. Per questo motivo, i progetti X-to-Earn con tokenomics sostenibile e con delle ricompense realistiche hanno più possibilità sul lungo termine. Se il token ricompensa non ha utilità, con ogni probabilità possiamo dimenticarcene.
- Accessibilità: molti progetti X-to-Earn continuano a generare un notevole hype. Tuttavia molti non sono poi così accessibili nei loro primi mesi di vita. Al contrario, la maggior parte usa una sorta di sistema di gating per garantire che solo alcuni utenti fortunati, ricchi o importanti ottengano il primo accesso. Considera le barriere all’ingresso prima di fare qualsiasi investimento in un X-to-Earn.
- Fonti di entrate: i progetti X-to-Earn che generano ricompense esclusivamente dall’inflazione del loro token o da un pool di ricompense dedicato – derivato dall’offerta totale – possono avere difficoltà a mantenere il valore in assenza di una significativa utilità del token. Altri invece implementano le ricompense da una varietà di fonti, il che può renderli più longevi e resilienti.
- Competizione: quando il panorama dell’X-to-Earn si riscalda, la concorrenza generalmente aumenta considerevolmente. Per questo motivo, è importante controllare regolarmente ciò che la concorrenza offre per vedere se le opportunità altrove sono migliori, tenendo presente la natura potenzialmente transitoria di molte di queste piattaforme. Il first mover generalmente si comporta meglio, ma tieni a mente che non è sempre così.
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