Token BRC-20: Introduzione
Nel 2009, Bitcoin è stato il pioniere del concetto di denaro digitale “decentralizzato”. Cinque anni dopo, Ethereum fa tesoro dell’innovazione apportata da Bitcoin, aprendo la strada alla creazione di applicazioni decentralizzate e smart contract sulla propria blockchain. Grazie all’introduzione dei token ERC-20 nel 2015, la blockchain di Ethereum ospita oggi migliaia di criptovalute (token) oltre all’ETH.
Cosa sono i token BRC-20?
Nel gennaio 2023, Bitcoin lancia il protocollo Ordinals, che consente di allegare dati aggiuntivi a ciascun satoshi direttamente sulla blockchain. Bitcoin compie così un passo importante verso un ecosistema più innovativo e diversificato, introducendo i token fungibili e non fungibili nella blockchain primitiva.
Creato nel marzo 2023, lo standard dei token BRC-20 sfrutta il protocollo Ordinals per “iscrivere” i token (fornire istruzioni di creazione) sui satoshi consentendo a chiunque di mintarli e trasferirli. ORDI è in assoluto il primo token BRC-20 a essere rilasciato; successivamente, migliaia di altri token seguono il suo esempio. Un tempo monotona, ora la blockchain di Bitcoin offre quindi tantissime nuove opportunità.
Lo stato dei token BRC-20
La novità introdotta nell’ecosistema Bitcoin è un’iniezione di adrenalina per il settore delle meme coin. A un mese dalla comparsa, si è infatti assistito a un’impennata delle attività sulla blockchain di Bitcoin, di cui sono stati protagonisti i token BRC-20 come Ordinals (ORDI), Pepe (PEPE) e MEME (MEME). È stata creata e mintata un’incredibile collezione di meme coin con persone pronte ancora una volta ad affollare la prima blockchain di sempre per testarne l’ultima invenzione.
Il boom improvviso dei token BRC-20 non è tuttavia privo di aspetti negativi. Con l’emissione di oltre 14.000 token BRC-20 (e non solo), la rete Bitcoin è stata congestionata a tal punto da provocare ritardi in centinaia di migliaia di transazioni e un aumento della commissione sul gas, che l’8 maggio ha superato i $30. Il 10 maggio 2023, l’ecosistema ha persino lanciato BisoSwap, il suo primo DEX basato su Ordinals, segnando un ulteriore avvicinamento di Bitcoin a Ethereum.
Ma i token BRC-20 non sono – e probabilmente non potranno mai essere – dei token ERC-20. Bitcoin opera sulla blockchain primitiva e non può eseguire smart contract come Ethereum. Pertanto, i token BRC-20 non potranno mai interagire in modo nativo con uno smart contract come fanno i token ERC-20. Anche il concetto di “iscrizione” sui satoshi è una novità, a differenza dello standard ERC-20 già sperimentato sul campo, che ha attraversato alcuni alti e bassi sul mercato.
Il futuro dei token BRC-20
Nonostante si tratti solo di un esperimento, i token BRC-20 stanno suscitando un clamore che supera quello della maggior parte delle altre monete. Nel mondo delle criptovalute, tuttavia, conta solamente ciò che permane, e l'entusiasmo svanisce più rapidamente di quanto non accada nel mondo reale. Nel frattempo, la maggior parte dei token BRC-20 si è ridotta a una frazione di nano centesimo, con alcune eccezioni come ORDI, il primissimo token BRC-20, MEME, l’incarnazione dell’hype, e PEPE, un meme OG che ha finalmente visto la luce nel settore delle criptovalute.
In ogni caso, a causa di vincoli cruciali come l’incompatibilità con l’EVM, i token BRC-20 sono intrinsecamente limitati. Consumano inoltre più gas e si contenderanno con i BTC il prezioso spazio nei blocchi. Di conseguenza, bisogna agire con prudenza qualora si intenda investire in questo settore e condurre ricerche approfondite prima di cimentarsi in esso.
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