Perché vedere con favore l’approvazione dell’ETF Spot su Bitcoin negli USA
La questione degli ETF ti potrà sembrare il tormentone dell’ultimo periodo. Forse starai persino pensando “ecco l’ennesima trovata sugli ETF” ...beh, ti capiamo. Questa sarà la tua guida definitiva per comprendere il clamore suscitato dagli ETF su Bitcoin. È chiara e semplice, hai la nostra parola.
Hype, previsioni e speranze
Alcune giurisdizioni hanno già approvato degli ETF su Bitcoin. In Canada ce ne sono sei, il più importante dei quali è Purpose Bitcoin ETF (BTCC), a Jersey cinque, a Guernsey tre, in Germania, Svizzera e Brasile due, uno nel Liechtenstein e in Australia. Stiamo parlando di quattro Paesi membri del G20 e di quattro cosiddetti paradisi fiscali. Se negli Stati Uniti dovesse essere approvato un altro ETF su Bitcoin, allora è probabile che i prezzi di Bitcoin aumentino. Vediamo perché.
(1) Circa $10 miliardi confluirebbero su Bitcoin, la criptovaluta di punta del settore, con una dominance che supera il 40%. Stiamo parlando di colossi finanziari, fondi previdenziali e persino aziende che presto valuteranno la possibilità di aggiungere Bitcoin (proprio tramite gli ETF Spot su Bitcoin) ai loro piani di risparmio pensionistici.
(2) Un importante mercato finanziario riconoscerebbe finalmente Bitcoin come parte del sistema finanziario tradizionale.
(3) Sarebbe un passo avanti verso una più chiara regolamentazione delle criptovalute negli Stati Uniti, una delle giurisdizioni più importanti.
La conseguenza diretta del punto (1) sarà un maggiore volume di trading, che si traduce in una maggiore liquidità, nella stabilità dei prezzi e, infine, nella determinazione del prezzo corretto di Bitcoin. Con i punti (2) e (3), invece, potremo aspettarci un rafforzamento della fiducia sia degli investitori istituzionali sia di quelli individuali. Ovviamente, il risultato sarà un aumento del flusso di capitali verso Bitcoin e verso il mercato delle crypto più in generale. E qui si tornerebbe al punto (1).
È evidente, quindi, la ragione per cui gli ETF Spot su Bitcoin hanno fatto parlare di sé nel 2023 e perché continueranno a farlo nel 2024.
Sei un crypto investitore individuale?
I tre punti sopra citati ti torneranno comunque utili nel breve, medio e lungo termine anche se sei un crypto investitore individuale e non risiedi negli Stati Uniti. Alla luce della probabile approvazione di un ETF a partire dalla prossima settimana e in vista del quarto halving di Bitcoin nel mese di aprile, abbiamo tutte le ragioni per puntare su un breakout del prezzo di Bitcoin. Se solo un anno fa ci sentivamo spacciati con Bitcoin a quota $16.000, oggi abbiamo già oltrepassato i $45.000. Quasi il 200% in un anno? Nessun asset della TradFi può vantare una simile prestazione.
E non dimenticare che l’offerta di Bitcoin è limitata. Per questo motivo, nel peggiore degli scenari a medio e lungo termine in cui i prezzi si stabilizzano e vengono introdotte norme più severe, è ancora possibile che il prezzo corretto di Bitcoin si collochi ben al di sopra di $50.000. Che fine hanno fatto le malelingue che dicevano “Bitcoin non arriverà mai a $50.000"?
Questo entusiasmo per l’approvazione di un ETF Spot su Bitcoin negli Stati Uniti crea opportunità d’oro per le istituzioni e i privati, indipendentemente dalla loro ubicazione e dalla disponibilità di capitale. Potremmo continuare a temere i rischi derivanti dall’alta volatilità di Bitcoin anche alla luce di quanto detto, ma ricorda: quando escono le notizie, i grandi investitori e le smart money condividono con noi gli stessi rischi. In parole semplici: questa nave non può affondare e non affonderà. Non ti sembra già una ragione sufficiente per festeggiare?
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